giovedì 26 agosto 2010

Resoconto dettagliato. Parte 1

Periodo del viaggio: 10 - 24 luglio.
Tasso di cambio: 1€ = 157 corone islandesi (ISK) 

Quasi tutte le foto pubblicate in racconto e nei successivi sono in alta risoluzione nel mio album Flickr, a questo indirizzo: l'album comprende anche molte foto che non hanno trovato spazio in questi scritti giovanili.

11 luglio: Reykjavik
L'aeroporto di Keflavik, dove siamo arrivati all'una del mattino, ci accoglie con un grande supermercato aperto tutta la notte. Essendo assetato ne approfitto per comprare una bottiglietta d'acqua, che pago l'equivalente di 1€. Come ho scritto più volte, al Charles de Gaulles non la si trova per meno di 2€, con punte di 3€.

L'aeroporto è pulito, ben organizzato e pieno di gente perché ci arrivano aerei tutta la notte. Per la prima volta ho visto dei bagni pubblici che non solo non puzzavano, ma profumavano anche di limone.

Il servizio che porta i passeggeri in città, il Flybus, è particolarmente efficiente: portano prima i viaggiatori ad una stazione di bus, e da qui partono altre navette per le varie zone della città. Praticamente ti lasciano di fronte al tuo hotel o guesthouse.

Arrivati alla guesthouse a Reykjavik alle 2 del mattino, ci accoglie un gentile ragazzo che ci invita a lasciare le scarpe fuori: è un'abitudine usata in tutte le altre guesthouse dove siamo stati, come avremmo notato in seguito. Le scarpe erano incustodite, qualsiasi passante avrebbe potuto prenderle, eppure il mattino dopo erano ancora là. Questa cosa fa un certo effetto per chi viene da Parigi :-)

La nostra guesthouse era la Butterfly Guesthouse: è l'unica sistemazione dove abbiamo pernottato per due notti di seguito. Avevamo la stanza doppia con il WC e lavandino privato in uno stanzino davvero minuscolo.

La doccia invece era in comune.

Servizi della Butterfly Guesthouse

C'è da dire che in tutte le guesthouse dove avevamo WC o docce in comune, non abbiamo avuto problemi: abbiamo sempre trovato strutture discretamente pulite.

Prezzo per notte: 109€, prima colazione compresa. La colazione è self-service: in cucina si puo' usare tutto cio' che è comune, e alla fine è tuo compito pulire e rimettere a posto cio' che hai usato. Non era una colazione da 5 stelle, pero' più che sufficiente: latte, cereali, marmellate, biscotti...

La guesthouse mette a disposizione anche un pc con connessione internet: si tratta di un vecchio e lento pc, pero' per consultare la posta va bene.

La guesthouse è davvero vicina al centro: in 5mn siamo all'ufficio del turismo, in pieno centro. Ed è proprio all'ufficio del turismo che inizia la nostra giornata in città, il mattino del 10: compriamo una carta stradale dell'Islanda e prendiamo un po' di depliant, ché non si sa mai.

Alla città di Reykjavik abbiamo dedicato l'intera giornata del 10, e con il senno del poi riteniamo che una giornata sia troppa. Dopo aver fatto qualche passeggiata in centro, visto il lago Tjörnin, la chiesa, il mare e qualcos'altro, non rimane molto altro.

A me è piaciuto molto l'interno della famosa chiesa Hallgrimskirkja

 Interno della chiesa Hallgrimskirkja

Siamo cosi' abituati a vedere chiese cupe e opprimenti che vederne una cosi' luminosa fa un certo effetto.

Interessante anche la passeggiata al mercato Kolaportid, dove abbiamo anche visto, ma non assaggiato, i famigerati dadini di squalo putrefatto, e la visita al Radhus, costruzione non bellissima sul lago Tjörnin: dentro l'edificio c'era un'esposizione di un fotografo islandese molto bravo: aurore boreali, cavalli, campi...

All'interno del Radhus c'è anche un caffè con una bella vista sul lago: l'ideale per fare una sosta.

Sicuramente Reykjavik non è tra le cose più interessanti dell'intero paese: se dovessi tornare indietro dedicherei mezza giornata alla città invece di una intera.

La sera cena al ristorante Saegreifinn (Sea Baron): ottimo il pesce, mentre ci è piaciuta di meno l'osannata zuppa di aragosta, che abbiamo trovato grassa e un po' pesante.

12 luglio: Laguna Blu, parco Thingvellir, Geyser
Laguna Blu
Alle 9h30 ci consegnano la macchina e partiamo subito verso la famosa Laguna Blu, dove restiamo qualche ora a mollo nelle piacevoli acque. Il posto è davvero piacevole e mette addosso una sensazione di benessere. Anche troppo, perché dopo un'oretta che si sta in acqua viene un sonno...

La Blue Lagoon è incredibilmente bene organizzata: nonostante sia una struttura turistica, è pulita e ben pensata. All'entrata ti danno un braccialetto elettronico con il quale puoi fare tutto all'interno, compreso aprire e chiudere i vani degli spogliatoi e fare acquisti al bar.

Gli spogliatoi sono belli, ampi con tutto il necessario, shampo, bagnoschiuma e asciugacapelli compresi.E anche pulitissimi, nonostante il flusso di gente non indifferente

Piccola curiosità: è obbligatorio fare la doccia nudi. Purtroppo le docce sono separate tra uomini e donne :-)

Laguna Blu

Piccola parentesi sul turismo in Islanda.
Si legge dappertutto che l'Islanda è una nazione molto turistica d'estate. Noi ci siamo andati per due settimane a partire dall'11 luglio, e non abbiamo avuto questa impressione. Si', di turisti ce ne sono (sopratutto francesi e tedeschi), ma non in quantità tale da rovinarti le visite o non farti assaporare le meraviglie che l'isola offre. Solo una volta abbiamo dovuto rinunciare ad un ristorante che ci piaceva perché era pieno: per il resto non abbiamo avuto problemi. Le file non sono mai lunghe, anzi, e in strada si circola benissimo. E' vero che la Francese ed io veniamo da Parigi, una delle città più turistiche per eccellenza e quindi abbiamo un metro di paragone particolare. O forse perché era luglio e il grande flusso turistico arriva ad agosto...Boh, fatto sta che non abbiamo avuto problemi di nessun tipo, né abbiamo trovato il turismo fastidioso.

Parco Thingvellir
Dalla Laguna Blu ci spostiamo al parco nazionale Thingvellir: parcheggiata l'auto, passiamo per la fenditura canyon Almannagjá, dove si incontrano due faglie della crosta terrestre. Fa un certo effetto passarci dentro...

Molto bello il punto panoramico da cui si puo' vedere il lago Thingvallavatn: la bellezza del posto, le nuvole e i giochi di luce ci hanno permesso di fare delle foto splendide.

Lago Þingvallava

Nel parco si trova anche la residenza estiva del primo ministro, con chiesa e cimitero annessi.

Thingvallabaer, residenza estiva del primo ministro.

Geyser
Dopo il parco ci dirigiamo verso la zona dei geysir, dove assistiamo ad almeno 3-4 eruzioni del geyser Strokkur, regolare come l'intestino di uno che mangia uno yogurt al bifidus tutti i giorni. 

Geyser Strokkur

Ogni 6-7 minuti, infatti, si assiste al magnifico spettacolo del geyser Strokkur che erutta, accompagnato da un boato impressionante. Il geyser per antonomasia, Geysir per l'appunto, sembra sia non più attivo a causa di cio' che i turisti gettavano dentro la sua bocca per farlo eruttare.

Al di là di Strokkur e Geyser, è tutto il sito impressionante: terra rossa, bocche di fumo dappertutto, pozze d'acqua calda...

Il sito dei geyser

Cascate Gullfoss
Le prime di una lunga serie di cascate, davvero frequenti nell'isola.

Cascate di Gullfoss

Sicuramente queste sono tra le più impressionanti e belle, forse per il canyon dove si raccoglie l'acqua che scende.

Cascate di Gullfoss

Il tempo non era male, per cui siamo anche riusciti ad intravedere un pezzo di arcobaleno.

Cascate di Gullfoss

Dopo le cascate è ora di cena, e ne approfittiamo per mangiare qualcosa al caffè che si trova al parcheggio delle cascate: sandwich deludente (950ISK), zuppa di agnello buonissima (1350 ISK).

Il pernottamento è all'Hotel Edda ML Laugarvatn: 16 000ISK la camera doppia con bagno e doccia privati. Come tutti gli Hotel Edda dove siamo stati, la stanza è spaziosa e la qualità generale buona.

Hotel Edda ML Laugarvatn

Per la prima, e non ultima, volta sul comodino c'è Il nuovo testamento e un altro testo sacro. Non l'avrei mai pensato in questo paese.

13 luglio: Seljalandsfoss, Skogafoss, Dyrholaey, Vik
Sulla strada per Skogafoss incontriamo le graziose cascate di Seljalandsfoss, meno impetuose e possenti di quelle viste, ma simpatiche, soprattutto perché c'è un piccolo sentiero sotto la roccia che consente di vederle da più punti di vista.

Cascate di Seljalandsfoss
Cascate di Seljalandsfoss

Attorno a questa cascata principale ce ne sono tante altre tutt'intorno, per cui vale la pena fare una passeggiata nei paraggi.

Ma ritorniamo alle cascate serie, con Skogafoss, decisamente imponente con il suo salto di 60 metri.

Cascate di Skogafoss

Per chi ha voglia di camminare c'è una scalinata in legno, davvero molto ripida, che porta ad un sentiero panoramico che costeggia le cui acque che poi cascano. Il panorama vale la fatica della salita.

Panorama da sopra le cascate di Skogafoss

Dopo le cascate e la salita, ci attende una lunga passeggiata al promontorio di Dyrholaey: la spiaggia nerissima contrasta con i colori del cielo e del mare per formare un bellissimo spettacolo.

Spiaggia di Dyrholaey

A Dyrholaey ci bagnamo i piedi in mare: dopo 4-5 massimo bisogna ritirarli perché l'acqua è davvero fredda, pero' la sensazione piacevole. Ci divertiamo per almeno mezz'ora a bagnarci i piedi, ritirarli per il freddo e passeggiare per riscaldarli. 

Durante la passeggiata abbiamo anche avuto modo di fare conoscenza con i fulmari, uccello diffusissimo in Islanda.


Fulmaro con piccolo a Dyrholaey

Dopo una cena a Vik (non ricordiamo più dove...), una passeggiata sulla spiaggia conclude la giornata.

Spiaggia di Vik

Iniziano alla spiaggia di Vik le speranze di vedere i pulcinella di mare, l'animale più famoso dell'intera Islanda. Speranza per il momento vana...

Il pernottamento stanotte è all'Hotel Edda di Vik: 18 300ISK senza colazione per stanza doppia con servizi e doccia privati. E prima di dormire si pensa al programma di domani.

14 luglio: Svinafellsjokull
Per oggi abbiamo previsto l'escursione guidata sul ghiacciaio Svinafellsjokull.

Durante il percorso che ci porta da Vik al punto di incontro per l'escursione ci fermiamo più volte per fare delle foto. Il tempo è splendido, il cielo terso, la terra nero e la strada deserta. Non merita qualche foto uno spettacolo simile?

Da Vik al ghiacciaio Svinafellsjokull

Per l'escursione, tra le varie proposte della società Mountain Guides, scegliamo la Glacier Adventure: 4 ore di escursione, di cui 3 e 1/2 su ghiaccio (la restante mezz'ora è di pullman per raggiungere il sito).

L'escursione è simpatica e bene organizzata: la Mountain Guides ti fornisce tutto cio' di cui hai bisogno per camminare sul ghiaccio, ti fanno un piccolo corso di camminata e poi si inizia. Più di 3 ore a camminare, mentre la giovane guida spiega con dovizia tutti i particolari del ghiaccio e del ghiacciaio. Non abbiamo avuto bisogno di prenotare: è bastato arrivare 30mn prima dell'orario di inizio per poter partecipare all'escursione.

Inutile dire che il panorama è spettacolare.

Passeggiate sul ghiacciaio Svinafellsjokull
Cammini sul ghiaccio circondato da rocce nere mentre l'occhio puo' perdersi verso il mare...

Passeggiate sul ghiacciaio Svinafellsjokull
Compagno di passeggiate sul ghiacciaio Svinafellsjokull

Le forme della natura sono davvero belle: ce ne sono anche di vietate ai minori di 18 anni :-)

Sul ghiacciaio Svinafellsjokull

Soddisfatti e un po' stanchi ci rifacciamo con una bella cena al ristorante Hali, a qualche chilometro dalla laguna ghiacciata, meta di domani.

Il buffet è a volontà e la qualità molto buona, in particolare l'agnello e la zuppa. Vista sui campi e sul mare. 9 000ISK in due per un'abbondante cena.

Dopo aver mangiato, per fare iniziare bene la digestione facciamo una piccola passeggiata nei campi accanto al mare nei pressi del ristorante: è qui che incontriamo per la prima volta la famigerata sterna codalunga

La sterna codalunga. 
L'Islanda mi ha dato l'occasione di scoprire quanto sia bello osservare gli uccelli nella loro vita sociale: in alcuni giorni quest'attività ha occupato intere ore me e la Francese, affascinati dai volatili.

Oltre le famosissime pulcinelle di mare, di cui pubblichero' in rete a breve un intero album di foto, tra gli uccelli che più mi hanno affascinato c'è la sterna codalunga, un bellissimo volatile di cui l'Islanda è ricca, soprattutto nei campi accanto al mare.
Uccello migratore, grande volatore - secondo Wikipedia nella sua vita percorre 3 volte la distanza che separa la Terra dalla Luna - la sterna codalunga ha un modo di volare elegante e fluente. 


Nel periodo della riproduzione la si vede sovente alimentare i propri piccoli, anch'essi belli, ma più paffuti dei genitori e non altrettanto eleganti.

Attrezzato dell'obiettivo Canon 55-250mm, comprato appositamente per il viaggio in Islanda  - quant'è bello fotografare gli animali, e pensare che avevo comprato il teleobiettivo senza troppa convinzione - ho ritratto la sterna codalunga più volte: nelle due foto che pubblico vediamo una sterna con del cibo in bocca - probabilmente vermi perché andava a 'pescare' nei campi e non nel mare - per i pulcini (cliccare sulle foto per ingrandirle).

Sterna codalunga in volo
Sterna codalunga porta il cibo ai piccoli

La sterna codalunga ha un solo difetto: è "leggermente" aggressiva nel periodo della riproduzione. Passeggiando sui campi lungo il mare hanno iniziato a puntarci che sembrava di essere nel film Gli uccelli.

Ho osservato la sterna nel rapporto con lo sventurato che si avvicina al suo territorio: praticamente vola verso di te e, una volta raggiuntoti, si piazza sopra la tua testa ad un'altezza di 1 metro circa; immobile inizia a sbraitare qualcosa. Tu la guardi negli occhi con aria di sfida, lei sbraita ancora più forte e tutto d'un tratto si precipita verso di te quasi in verticale. Tu inizi ad agitarti e a muoverti, lei ti insegue e si avvicina al tuo capo in maniera molto minacciosa.


Fortunatamente nel nostro caso la sterna si è mantenuta sempre a debita distanza dalle nostre testoline. Tuttavia, vi posso assicurare che nonostante le piccole dimensioni del volatile, lo spettacolo della sterna che aggredisce mette un po' di paura.
Fine parentesi sulla sterna codalunga

Stanotte per dormire ci attende un bel cottage presso Glacier Jeeps con wc privato e doccia nello stabile che ospita l'ostello, a pochi metri di distanza.

Il cottage, in piena campagna, è accogliente e caloroso, a 25km dalla laguna di Jokulsarlon, per cui domani ci tocca tornare indietro...

Il cottage di Glacier Jeeps

Prezzo: 15 000ISK senza colazione.


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