giovedì 26 agosto 2010

Informazioni generali sul viaggio

Questo è il primo pizzino sulla vacanza in Islanda, con delle informazioni generali. Tra qualche giorno ne seguirà un altro con il dettaglio dei posti visitati. 

Periodo del viaggio: 10 - 24 luglio.
Tasso di cambio: 1€ = 157 corone islandesi (ISK) 
Chilometri percorsi in auto: circa 3000
Chilometri percorsi a piedi: circa 3000. Scherzo. 

Chi eravamo: la Francese ed io.



L'Islanda è un posto meraviglioso. E' una destinazione per chi ama la natura, muoversi, vedere animali, uccelli e posti incredibili. Finora non ho mai visto niente di così affascinante come l'Islanda: una sensazione di tale stupore di fronte alla bellezza del Creato ce l'ho solo quando mi guardo allo specchio:-) 


L'Islanda è una destinazione cara?
Sì, lo è, anche se nel mio piccolo avevo preventivato una spesa maggiore.
Per essere pratici: abbiamo speso circa 2500€ a persona per una vacanza di 13 giorni pieni, compreso il volo da Parigi (350€ a persona) e l'affitto dell'auto (1150€ in totale).

Il nostro stile di vita: auto più economica sul mercato (Hunday i20, 1000cc) con alcune opzioni  - vedi paragrafo apposito. A pranzo ci arrangiavamo spesso con un sandwich o mangiando nei supermercati, mentre di sera ci concedevano il ristorante (solitamente un piatto a persona, di carne o pesce e a volte il dolce) oppure il pub per un hamburger.

Per dormire abbiamo scelto delle sistemazioni presso la gente del luogo (guesthouse) o i famosi Hotel Edda, se possibile con il bagno in camera, altrimenti con bagni condivisi quando non disponibili in camera.

In totale abbiamo fatto 3 escursioni guidate. 

Qualche considerazione generale
L'Islanda è in generale un posto molto pulito. Parlo delle guesthouse dove abbiamo dormito (pur con qualche eccezione), dei bagni dei locali pubblici - Italia e Francia hanno davvero molto da imparare - ma anche della natura. Era molto raro vedere una cartaccia, una bottiglia di plastica, un pacchetto di sigarette mentre si passeggiava o mentre si facevano le escursioni. Ho avuto l'impressione che anche i turisti fossero molto educati e civili: come detto, è un posto per chi ama la natura e difficilmente un turista che ama la natura la  sporca. Il fatto che sia una destinazione cara probabilmente filtra anche un certo turismo di massa cafone e sporco: so che questo accennato parallelismo turismo di massa <--> turismo incivile farà incazzare qualche mio lettore, ma tant'è...Non scrivo per compiacere i miei lettori -:)

Se non conoscete l'islandese, nessun problema: tutti parlano l'inglese, per lo meno ad un livello elementare che permette la sopravvivenza. Quando dico tutti, non parlo solo della capitale e delle altre città, ma anche dei commessi nei supermercati dei villaggi sperduti da 80 anime. E se l'inglese lo parlate maccheronicamente, come me e la Francese, nessuno vi farà sentire un idiota, anzi faranno di tutto per capire e farsi capire.

Foto
L'Islanda, come tutte le vacanze natura, richiede una reflex. Lasciate le compattine ai turisti che fotografano la Gioconda al Louvre e compratevi una discreta apparecchiatura.

Io avevo la mia fedele Canon1000D con obiettivo di serie 18-50mm e teleobiettivo 55-250mm, acquistato per l'occasione.
250mm è una discreta focale per fotografare gli animali, ma spesso ho sentito l'esigenza di qualcosa di più potente, sopratutto per gli animali ai quali non ci si riesce ad avvicinare.
Mi sono pentito di non aver portato un filtro parasole per gli obiettivi: in molte situazioni, per esempio di leggera pioggia o nelle vicinanze umide delle cascate, avrebbe evitato le goccioline d'acqua sulla lente. Da pensarci per il prossimo viaggio, insieme ad uno zoom più potente.

Inevitabili più schede: io ho riempito 2 schede da 8Gb e una da 2Gb! 

Clima e luce
Per chi detesta il caldo come me, l'Islanda è una meta perfetta. Abbiamo avuto pioggia per pochissimo tempo, mentre il sole era quasi sempre presente. In generale il clima islandese è variabile, per cui se inizia a piovere o il tempo è minaccioso, non preoccupatevi troppo. Durante il giorno la temperatura era 12-14, con punte di 18-20, mentre di sera scende un po', sugli 8-10.

Il consiglio di tutte le guide turistiche è di vestirti a strati. Un consiglio veramente utile perché di solito uno si mette un solo capo di abbigliamento pesantissimo e sotto nudo :-)

Prevedere scarpe e abbigliamento per le lunghe passeggiate che il paese offre, a meno che non abbiate previsto di passare tutto il tempo in macchina a fare il giro dell'isola:-( Nell'isola c'è spesso del vento forte, per cui portate anche qualcosa che vi protegga dal vento.

Nel periodo in cui siamo stati noi, metà luglio, anche durante la notte c'è un po' di luce, una sorta di crepuscolo perenne. Gli hotel e le guesthouse hanno spesso delle tende molto leggere per cui filtra sempre della luce: io ho portato meco una mascherina per gli occhi, ma non sono riuscito ad usarla perché mi dava fastidio addosso. La luce alla fine non mi ha disturbato molto, mi ci sono abituato presto: certo che è strano svegliarsi di notte con la stanza bene illuminata dall'esterno, guardare l'orologio e scoprire che sono solo le 3 di notte. In ogni caso, le nostre giornate erano cosi' piene che di notte dormivamo bene ugualmente. 

Affitto auto
Dopo varie ricerche e simulazioni in rete abbiamo affittato l'auto sul sito di geysir.is
Abbiamo preso un'auto di classe economica con le seguenti opzioni:
- Consegna dell'auto direttamente alla guesthouse di Reykjavik e riconsegna all'aeroporto
- Navigatore GPS
- Assicurazione contro i danni provocati da sassi (Gravel Protection)
- Assicurazione Super CDW per abbassare la franchigia

Il tutto ci è costato 1153€ per 12 giorni (dal 12 mattina al 23 sera). Abbiamo prenotato in rete solo 15 giorni prima: forse se ci fossimo ricordati prima avremmo risparmiato qualche soldo.

La consegna dell'auto è avvenuta in perfetto orario all'ora concordata al momento della prenotazione sul sito. La macchina, una Hyunday i20, era praticamente nuova - 600km al momento della consegna- e in ottimo stato. Il tizio che ce l'ha consegnata è stato molto professionale, ci ha spiegato un bel po' di cose sulla guida in Islanda (limiti di velocità, numeri da chiamare in caso di problemi...) e ci ha dato anche una mappa dell'Islanda su cui erano indicate le strade che non potevano essere percorse dalla nostra auto: in caso di problemi nelle strade proibite, infatti, l'assicurazione si sarebbe lavata le mani e forse anche l'assistenza.

Abbiamo riconsegnato l'auto all'aeroporto con quasi un'ora di ritardo e nessuno ci ha fatto storie: anzi, l'impiegato ci ha anche accompagnato in auto fino alle partenze dell'aeroporto.

Abbiamo optato per un'auto non 4x4 per svariati motivi:
- il costo
- il fatto che eravamo da soli. Le guide e i siti internet di viaggiatori consigliano di avventurarsi nelle strade interne percorribili solo dai 4x4 solo se si è in gruppi di più auto per aiutarsi in casi di problemi.
- il fatto che io non ho mai guidato un 4x4, quindi certi percorsi non avrei avuto ugualmente il coraggio di affrontarli, cosi' come non avrei mai guadato un fiume
- l'Islanda offre cosi' tante cose da vedere anche senza 4x4 che per questo primo viaggio nel paese ci è sembrato saggio restare sui percorsi non 4x4

Con la nostra i20 abbiamo percorso tanti chilometri di strada sterrata, cosa inevitabile appena si esce dalla strada principale, e li' forse ha mostrato i suoi limiti di piccola auto da città: sullo sterrato eravamo costretti ad andare piuttosto piano e si vedeva che l'auto soffriva un po'. In ogni caso, ce l'abbiamo sempre fatta senza problemi: lo sterrato richiede solo un po' di concentrazione in più e maggiore prudenza.

Costo della benzina simile a quello in Italia: circa 193ISK per un litro di benzina. 

Strade
La strada circolare, la famosa Ring Road, è in generale in ottime condizioni: nonostante ci sia una sola corsia per senso di marcia, la strada è sempre scorrevole. E' anche molto piacevole guidare per la bellezza del paesaggio e per l'assenza di traffico e semafori.

I limiti di velocità sono bassi: il massimo è 90, che in alcuni punti è davvero basso perché in Islanda capita di fare decine di chilometri senza incrociare nessuno su delle strade con ottima visibilità. Lungo tutto l'Islanda ci sono delle simpatiche pecore in libertà dappertutto, che a volte attraversano anche la strada. Se volete restare vigili alla guida evitate di contarle :-)

A volte è facile superare il limite senza accorgersene perché lo scarso traffico tende tende a premere un po' di più sull'acceleratore: un'occhiata al tachimetro ogni tanto non guasta. In Islanda puo' esserci molto vento: con la nostra i20 lo sentivano tantissimo, per cui abbiamo dovuto fare molta attenzione: in alcuni momenti sembrava che la macchina decollasse :-)

In 12 giorni di guida abbiamo incrociato al massimo 4 auto della polizia (enormi SUV con ruote molto alte): nei dintorni della capitale abbiamo visto dei radar contro gli eccessi di velocità, tutti pero' segnalati qualche centinaio di metri prima. 

Cibo
Leggendo i messaggi di chi ci è già stato ci eravamo fatti l'idea che in Islanda si mangiasse davvero male.

La Francese ed io invece abbiamo apprezzato il cibo islandese. Tre sono le ipotesi:
- Siamo molto aperti alle cucine degli altri paesi per cui riusciamo ad apprezzare cio' che fuoriesce dalla cucina tradizionale italiana e francese
- Siamo abituati a mangiare fuori a Parigi (qualità spesso medio bassa) per cui il cibo di qualsiasi altro posto del mondo ci sembra meraviglioso
- Non capiamo nulla di cucina

Abbiamo trovato molto buone le zuppe, soprattutto quelle di agnello. Una sera ne abbiamo presa una all'aragosta ma ci ha deluso perché era molto grassa e piena di panna.
L'agnello in generale è davvero buono e leggero. Il pesce pure lo sanno preparare bene: ho apprezzato in particolar modo il salmerino alpino (arctic char) affumicato, dal sapore molto forte. A Myvtan lo proponevano anche per colazione.

Abbiamo trovato che i prezzi per mangiare fuori siano più o meno allineati a quelli di Parigi, per lo meno con il tasso di cambio di luglio 2010. Un hamburger con patate fritte costava più o meno 12-13€, mentre per un piatto di carne o di pesce si saliva sui 18-20€. Non si paga il coperto.

Cosa positiva: tutti i ristoranti, pub o luoghi dove si mangia forniscono l'acqua del rubinetto, immagino filtrata per togliere l'odore di zolfo presente nell'acqua di molte zone, gratuitamente in caraffe.

Anche in Francia una legge impone ai ristoratori di fornire l'acqua del rubinetto gratuitamente ai clienti: il problema è che in Francia i turisti raramente lo sanno quindi si fanno spennare per l'acqua in bottiglia (che ha costi assurdi), mentre in Islanda è impossibile non accorgersene perché le caraffe con i bicchieri sono in bella vista e self service.

Anche nel bar dell'aeroporto era cosi', cosa immaginabile al Charles de Gaulle, dove 50cl di acqua in bottiglia costano 2.8€

Alcune cose sono meno care che a Parigi: a Reykjavik ci è capitato di prendere un succo di frutta e un bicchiere di latte in un bar con vista sul laghetto per 3€. A Parigi per avere la stessa cosa in un bar con vista sul traffico parigino devi spendere almeno 7-8€.

A pranzo ci è capitato di mangiare qualcosa nei supermercati, che sono quasi tutti forniti di posti per sedersi e piccolo forno. In tal caso si spende davvero poco per riempirsi lo stomaco. 

Come pagare in Islanda
Dappertutto si paga con la carta di credito: anche per spese dell'equivalente di un paio di euro non c'è nessun problema.
Gli unici due posti che abbiamo incontrato dove non accettavano la carta di credito erano il museo fallologico di Husavik e il museo fattoria di Glaumbaer. 

L'Islanda è una nazione turistica?
Si legge dappertutto che l'Islanda è una nazione molto turistica d'estate. Noi ci siamo andati per due settimane a partire dall'11 luglio, e non abbiamo avuto questa impressione. Si', di turisti ce ne sono (sopratutto francesi e tedeschi in quel periodo), ma non in quantità tale da rovinarti le visite o non farti assaporare le meraviglie che l'isola offre. Solo una volta abbiamo dovuto rinunciare ad un ristorante che ci piaceva perché era pieno: per il resto non abbiamo avuto problemi. Le file non sono mai lunghe, anzi, e in strada si circola benissimo.

E' vero che la Francese ed io veniamo da Parigi, una delle città più turistiche per eccellenza e quindi abbiamo un metro di paragone particolare. O forse perché era luglio e il grande flusso turistico arriva ad agosto...Boh, fatto sta che non abbiamo avuto problemi di nessun tipo, né abbiamo trovato il turismo fastidioso. 

Guide turistiche
Avevamo con noi la Lonely Planet edizione italiana (2007, quella che si trova attualmente in libreria) e Le guide du Routard edizione francese (mi pare edizione 2010). Abbiamo trovato la LP molto più completa e ricca di informazioni: io la preferisco anche come impaginazione e facilità di lettura. In ogni caso qualche volta ci è servita anche Le guide du Routard.

I prezzi indicati nelle due guide sono ovviamente in corone islandesi ma non sono aggiornati: bisogna infatti aggiungere circa il 20% ai prezzi indicati nelle guide. Probabilmente a causa della crisi e della perdita di valore della corona rispetto all'Euro, gli islandesi hanno alzato i prezzi negli ultimi anni. 

Per ora è tutto. Seguiranno altri post con i dettagli del viaggio. Per ora aspettate.





2 commenti:

  1. complimenti, stavo pensando proprio all'Islanda(dopo Irlanda, Scozia e Norvegia) l'anno prossimo per un bel viaggio ! (anche io odio il caldo, vivo al mare , quindi al mare ci vado quando voglio, per cui non spenderei 1 solo centesimo per prendere un aereo e andare al mare...!)

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  2. Ciao anonimo, grazie per i complimenti. Cerca di organizzarti per l'Islanda perché è davvero un paese che ti lascia senza parole!! Io ne sono rimasto estasiato, come si puo' facilmente immaginare leggendo i miei racconti.

    Ciao.

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